Apilcoltura urbana, l’impegno di YKK per proteggere la biodiversità

Le api: insetti dai più considerati pericolosi, quantomeno fastidiosi, al minimo inutili.

Ma, così come nella moda e nell’industria, anche in natura le piccole cose possono fare una grande differenza. Anche questi piccoli esseri volanti e ronzanti.

Ogni giorno, da primavera ad autunno, ogni ape vola per tre chilometri alla ricerca del polline con cui nutrire se stessa e gli altri membri della propria comunità.

Nello spostarsi da un fiore a un altro, dà vita al fenomeno dell’impollinazione cioè, in parole povere, permette la riproduzione di piante e vegetali.

Ecco il problema: negli ultimi lustri, ogni anno la popolazione apiaria si sta riducendo del 40%, principalmente a causa del cambiamento climatico e dell’indiscriminato uso di pesticidi in agricoltura.

Senza api le piante smettono di riprodursi: il 70% di frutta e verdura e il 35% di ogni cibo di cui ci nutriamo esistono solo grazie all’opera impollinatrice delle api.

Il valore economico dell’attività di questi insetti è stato stimato in 570 miliardi di dollari ogni anno.

Se le api sparissero non dovremmo, quindi, fare a meno solo del miele ma rischieremmo una carestia senza pari.

Non a caso le Nazioni Unite hanno dedicato uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibili, il 15, alla salvaguardia della biodiversità, alla tutela della sopravvivenza e del benessere delle tante specie animali e vegetali a serio rischio di estinzione.

Le api non sono pericolose: a differenza delle vespe e dei calabroni, non sono attratte dal cibo e dagli odori dell’attività umana.

Quando pungono muoiono, quindi non lo fanno se non come estrema difesa: è sufficiente stare a pochi metri di distanza dagli alveari per non correre pericoli.

In pochi sanno che gli alveari coesistono con gli uomini anche nel centro cittadino: sono ad esempio nei pressi del quartiere City Life a Milano così come sulle terrazze della cattedrale di Notre-Dame a Parigi.

Facendo propria una delle idee vincitrici del concorso “5 giugno” dello scorso anno, anche YKK Italia ha deciso di fare la propria parte.

Grazie ad apicolturaurbana.it, operatore specializzato nell’installazione e nella manutenzione di apiari professionali scelto per la propria elevata competenza in materia, da maggio 2022 parte dello spazio verde intorno allo stabilimento di Prarolo sarà dedicato a ospitare due colonie di api di razza italiana Ligustica.

Si spera in questo modo non solo di contribuire alla salvaguardia della biodiversità ma anche di alimentare maggiore consapevolezza sull’importanza di agire sempre in modo rispettoso verso tutti gli esseri viventi.

E, perché no, forse di poter anche gustare un po’ di miele YKK.

Per maggiori informazioni:   www.apicolturaurbana.it/

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